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8 Marzo – Intervento in Aula – Senato della Repubblica

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Intervento in Aula in rappresentanza del Gruppo del Parito Democratico al Senato a seguito delle

Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 9 e 10 marzo 2017

 

Il ruolo del nostro Paese può essere decisivo per il futuro dell’Europa, per questo le nostre proposte e iniziative sono fondamentali.

Il gruppo del Partito democratico si identifica e condivide pienamente le parole del presidente del Consiglio Gentiloni – sottolinea l’esponente pd – che ha ricordato i risultati straordinari ottenuti dall’Europa in questi primi sessant’anni della sua storia di integrazione che si riassumono nella triade della pace, della libertà e dello sviluppo e benessere economico. Certo va preso atto delle difficoltà e della crisi dalle molte facce che l’Ue e la zona euro stanno vivendo da diverso tempo. E di fronte alle nuove sfide l’Europa non può restare ferma. Ma deve cambiare sia passo che direzione anche scegliendo un approccio differenziato, a più velocità, su tre fronti decisivi, quali la politica per la difesa, l’immigrazione, la crescita inclusiva. Non sarà facile perchè i contrasti e la differenza di vedute su come procedere appaiono sempre più forti. C’è una profonda sfiducia che divide i paesi dell’eurozona e se questi contrasti si trasformassero in un dialogo fra sordi ne deriverebbero una nuova paralisi dell’iniziativa europea e il rischio di frantumazione della stessa Europa. Per riflettere sulle prospettive e le soluzioni alla crisi che sta vivendo l’Unione, il Consiglio europeo dei prossimi giorni può e deve risultare importante, rappresentare l’inizio di un lavoro di più lunga lena che porti a un compromesso possibile, utile a tutti i paesi che oggi si contrappongono in modo sterile. Un accordo, una sorta di compromesso alto, che passi dall’assunzione da parte di alcuni di maggiore responsabilità nei processi di riforma e di disciplina fiscale da un lato e, dall’altro, di un’offerta di maggiore solidarietà e condivisione dei rischi da parte di altri. L’Italia più di ogni altro, e non solo perché ha molto da perdere con la disintegrazione dell’Europa, può dare un contributo importante e avere un ruolo decisivo da ‘cerniera’ tra gruppi di paesi oggi contrapposti, con l’elaborazione di proposte ragionevoli e costruttive su temi specifici e con l’assunzione di piena responsabilità su problemi che interessano più direttamente il nostro Paese. 

 

 

Leggi l’intervento (da pag 12): Resoconto seduta n. 779 – Relazione Guerrieri

Guarda il video dell’intervento: https://www.radioradicale.it/scheda/502361/sedute-779a-e-780a-xvii-legislatura